Programmi Integrati
Secondo l’articolo 17 delle Norme Tecniche del Nuovo PRG “Il Programma integrato ha la finalità di sollecitare, coordinare e integrare soggetti, finanziamenti, interventi pubblici e privati, diretti e indiretti. Il Programma integrato prevede, di norma, incentivi di tipo urbanistico, finanziario e fiscale, volti a favorire l’integrazione degli interventi, la qualità urbana e ambientale, il finanziamento e la gestione privata di opere pubbliche”
Questi Programmi, in analogia a quanto previsto dai vecchi “Piani particolareggiati”, servono a pianificare ed integrare gli interventi pubblici e privati in un territorio ben delimitato. I privati che intendono partecipare al Programma hanno degli incentivi che possono essere aumenti di cubatura, riduzioni fiscali, aree alternative dove trasferire i propri immobili lasciando libera l’area precedente. Tutti gli oneri economici che derivano dalle nuove edificazioni vengono utilizzati per opere di riqualificazione all’interno dello stesso perimetro del Print.
A differenza di quanto avviene in altre tipologie urbanistiche, il Print interviene su aree già destinate all’edificazione, cercando di accorpare le cubature su una parte dell’area e di destinare la restante parte a servizi di pubblica utilità. In assenza di adesione al Print, tali aree già destinate all’edificazione, resterebbero interamente a disposizione del privato e tutti gli oneri dovuti per l’edificazione verrebbero versati interamente alle casse comunali, senza alcuna ricaduta sul territorio.
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Bandi e aggiornamenti del Print Alessandrino
Il Print Alessandrino è compreso nel perimetro dell’ex Piano Particolareggiato 11/F Alessandrino e può consentire un adeguamento degli standard con la realizzazione di nuovi servizi pubblici. Il Piano ha il vantaggio di utilizzare aree non edificate perché vincolate dal vecchio PRG del 1965 a grande viabilità e zona C, oggi divenute edificabili e può favorire il recupero di spazi interni al quartiere con la facoltà di trasferimento degli edifici, incentivando i privati con premi di cubatura.
A tale scopo, con la Risoluzione n. 29 del 21 luglio 2005 il Municipio ha chiesto di avviare la procedura per un Print nel quartiere Alessandrino. È stato quindi predisposto un progetto di riqualificazione, individuando le aree edificabili ancora libere e selezionando un elenco di opere prioritarie da realizzare con gli oneri del Print.
Con Deliberazione G.M. n. 651 del 30 novembre 2006 è stato pubblicato il Bando per il Programma Integrato di Alessandrino, sollecitando i privati ad avanzare proposte d’intervento nei perimetri individuati. Alla scadenza del bando, al 31 gennaio 2007, sono pervenute numerose richieste di partecipazione e d’intervento da parte dei privati interessati, ed in quegli anni si è iniziato ad esaminare le domande pervenute, senza completare l’iter con l’approvazione del PRINT.
Nel periodo 2008-2013 durante la Giunta Alemanno il processo si è fermato e sono state definanziate anche importanti opere come il Centro culturale Città Alessandrina. Poiché il progetto originario prevedeva un intervento complessivo su tutte le opere, la Giunta Marino approvò nel 2014 la Deliberazione n. 192, che consentiva di procedere per stralcio, facendo partire subito i progetti già pronti e scaglionando nel tempo quelli ancora da approfondire. A tale scopo erano stati ricontattati tutti coloro che avevano partecipato al bando chiedendo una conferma della loro disponibilità.
La Giunta Raggi, nonostante numerose sollecitazioni del Comitato di quartiere e del Consiglio Municipale, ha ripreso in mano il progetto solo nel 2020 richiamando i proprietari ancora interessati e riavviando l’esame dei progetti.
In questi 14 anni di attesa, molti proprietari delle aree edificabili, stufi di attendere le decisioni del Comune, hanno rinunciato al possibile incentivo urbanistico ed hanno costruito versando tutti gli oneri al Dipartimento, al punto che oggi sarebbero disponibili meno della metà dei 20 milioni di interventi iniziali.
Le principali opere pubbliche del Print
Anche se i fondi disponibili per le opere pubbliche si sono ridotti in questi anni, restano ancora oggi importanti risorse per riqualificare il quartiere e l’ultima Risoluzione approvata all’unanimità dal Municipio il 7 marzo 2019 indica:
- La Passeggiata dell’Acquedotto Alessandrino;
- La Nuova Piazza del Colle Alessandrino e relativo centro polifunzionale;
- Il Centro culturale della Città Alessandrina;
- Il Centro sportivo polivalente di Via del Pergolato;
- La Ristrutturazione di Via del Pergolato;
- L’Area verde di Via dei Meli angolo Viale Alessandrino;
- L’Area verde ex deposito giudiziario di Via di Tor Tre Teste;
- Interventi di riqualificazione per le scuole del territorio.
Le opere insistono su aree i cui proprietari hanno chiesto di partecipare al Print cedendo al Comune una parte delle aree edificabili a fronte di un incremento di cubatura sulla restante parte dell’area, con l’impegno a non superare comunque le altezze degli edifici limitrofi.
Particolare rilevanza tra gli interventi finanziabili riveste la Piazza del Colle Alessandrino, che rappresenterebbe l’unica piazza del quartiere, con spazi verdi e un Centro polifunzionale di tipo sociale e culturale. La piazza, progettata dall’Architetto Fiorentino potrebbe realizzarsi solo se si accelerano i tempi del Print, altrimenti i proprietari, pur edificando un piano in meno, manterrebbero l’intero perimetro come area privata del nuovo condominio.
Analoga importanza rivestirebbe il finanziamento del Centro Culturale Città Alessandrina ubicato davanti alla scuola professionale Teresa Gullace e progettato dall’Architetto Franciosini, vincitore del bando promosso dal Comune di Roma nel 2008.
Di seguito degli articoli pubblicati sul giornale on-line Abitarearoma.it, che riguardano il Print Alessandrino:
18 Luglio 2020 – Forse riparte l’iter del PRINT Alessandrino
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